Ospedale Before e le Riforme
Per lungo tempo, la salute era vista come un bene privato, con interventi istituzionali limitati al controllo dell'igiene e alla prevenzione delle malattie infettive. Nell'antica Roma, il pater familias si occupava della cura dei familiari e degli schiavi, con conoscenze mediche tramandate in famiglia. I medici inizialmente coprivano vari campi, ma poi si specializzarono. Gli ospedali erano semplici botteghe con attrezzature minime, fornendo cure di primo soccorso e assistenza chirurgica.
Con la Rivoluzione Industriale tra il 1800 e il 1900, le pessime condizioni lavorative portarono alla creazione di società di mutuo soccorso per garantire assistenza ai lavoratori in caso di malattia o infortunio. Durante il fascismo, l'assistenza sanitaria mirava a migliorare la salute dei lavoratori per aumentare la produttività, con disparità di trattamento basata sulla capacità di pagamento.
Dopo la Seconda guerra mondiale, l'Italia affrontò una grave crisi sanitaria ed economica. Nel 1945 venne istituito l'Alto Commissariato per l'igiene e nel 1946 nacque la Repubblica Italiana, con la Costituzione che tutela la salute come diritto fondamentale. Nel 1956 venne creato il Ministero della Sanità, e nel 1978, grazie alla legge 833, nacque il Consiglio Sanitario Nazionale, che stabilisce le linee guida della politica sanitaria nazionale.
Il sistema sanitario include anche l'Istituto Superiore di Sanità per la ricerca e formazione, l'AGENAS per valutare costi e innovazioni, e l'INMP per promuovere la salute delle popolazioni migranti e combattere la povertà.
Le principali norme che hanno contribuito a costruire il sistema di sicurezza sociale sono:
- Il DPR 616 del 1977 rappresenta una delle tappe significative del processo di decentramento dello Stato. Questo DPR ha l'obiettivo di costruire un sistema organico integrato e assegna funzioni amministrative alle regioni, province e comuni. A quest'ultimi, in quanto enti più vicini ai cittadini, attribuisce il ruolo primario di unico centro di gestione ed erogazione dei servizi per i cittadini. Alle regioni attribuisce il compito di legiferare. Il DPR 616/77 individua quattro settori organici: ordinamento ed organizzazione amministrativa, sviluppo economico, assetto ed utilizzazione del territorio ed infine servizi sociali che comprende l'assistenza sociale, sanitaria, ospedaliera, scolastica, la polizia locale, urbana e rurale. Nell'articolo 22 di questo DPR si parla di beneficenza pubblica che ha funzioni di erogazione di servizi gratuiti o a pagamento.
- La legge 833 del 23 dicembre 1978 istituisce in Italia il Servizio Sanitario Nazionale; con essa il concetto di salute viene inteso come un diritto universale dell'individuo riconosciuto a tutti. Nell'articolo 1 della legge si afferma che tale servizio è costituito dall'insieme degli organi, delle strutture, delle funzioni e delle attività destinate alla tutela della salute fisica e psichica di tutti i cittadini. Questa fu la prima legge che rese effettivo il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Il SSN è articolato su tre livelli ovvero Stato, Regioni e Comuni. Al primo vengono attribuiti compiti di programmazione nazionale e il piano sanitario nazionale; alle seconde compiti inerenti alla programmazione regionale, il piano sanitario regionale e l'emanazione di norme per l'organizzazione delle Unità Sanitarie Locali (USL) nonché strutture operative dei Comuni, articolate in distretti sociosanitari per l'erogazione dei servizi di primi livello e pronto intervento. Nelle USL vi era la figura dell'assistente sociale che si doveva occupare dei problemi sanitari con rilevanza sociale; ai terzi compiti di gestione a livello locale in quanto ritenuti unici responsabili istituzionali della tutela della salute.
- La legge 180 del 1978 è entrata in vigore circa 45 anni fa, la quale viene riconosciuta con il nome Legge Basaglia. Tale legge portò alla chiusura dei manicomi al fine di vedere sotto un'altra prospettiva il sistema di cura per il disagio mentale. Nel periodo prima della legge i "malati" in quanto pericolosi venivano allontanati dalla società e rinchiusi nei manicomi visti come una sostituzione del carcere. I trattamenti utilizzati in queste strutture avevano lo scopo di annullare il paziente fisicamente e psicologicamente, tra questi abbiamo elettroshock, docce gelate, camicie di forza. Basaglia a differenza di ciò voleva ridare dignità e valore alla persona dando importanza alla sua storia e non soffermandosi solo sulla malattia. Il focus principale di Franco Basaglia è quello di restituire ai malati la veste di esseri umani.
- La legge 142 del 1990 è stata la prima legge generale che ha dettato i principi informatori dell'ordinamento delle autonomie locali, e ha attribuito una nuova fisionomia a Comuni e Province. Tra le più significative innovazioni apportate dalla legge di riforma del 1990 si evidenzia il riconoscimento dell'autonomia statutaria e regolamentare degli enti locali, la valorizzazione degli istituti di partecipazione popolare, l'incentivazione dei processi di fusione tra piccoli comuni, l'individuazione delle aree metropolitane, l'ampliamento delle forme di gestione dei servizi pubblici locali, lo sviluppo delle forme di associazione e collaborazione tra Comuni.
- I D. lgs 502 del 1992 e 517 del 1993 vennero introdotti per apportare le modifiche in materia giuridica delle USL, della loro territorializzazione, delle capacità in ambito socioassistenziale e delle direttive organizzative ed economiche. I Decreti determinano dei livelli uniformi di assistenza sanitaria da garantire a tutti coloro che ne hanno diritto. Inoltre, portano al processo di aziendalizzazione ovvero la trasformazione delle USSL (Unità Sociosanitarie Locali), da strumenti operativi dei Comuni, in ASL (Aziende Sanitarie Locali) dotate di personalità giuridica, pubblica, di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e gestionale e avevano il compito di offrire servizi socioassistenziali e educativi oltre ad erogare le principali prestazioni sanitarie.
- Il D. lgs 229 del 1999 denominata Riforma Ter o Decreto Bindi completa il lungo processo di organizzazione necessario per ottenere un servizio sanitario efficiente ed efficace. In questo decreto le prestazioni sanitarie comprendono le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale e prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, oltre a settori ad alta integrazione rappresentati dalla salute del neonate, del bambino, dell'adolescente e così via. Per quanto riguarda le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale sono quelle finalizzate alla promozione della salute, prevenzione e rimozione di patologie. Sono di competenza delle ASL. Le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, invece, sono quelle attività del sistema sociale che aiutano la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o emarginazione condizionanti lo stato di salute. Questa prestazioni a differenza delle altre vengono erogate dai Comuni.
- La legge quadro 328 del 2000 all'interno dell'articolo 1 comma 1 si parla della realizzazione di un sistema di welfare della famiglia e delle politiche sociali, i cui obiettivi sono quelli di rimuovere le cause del disagio, mettere a disposizione le opportunità per un progetto di intervento attivo della persona in società. Nel comma 4 afferma che gli enti locali, le regioni e lo Stato riconoscono e agevolano il ruolo del terzo settore nella programmazione e gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. L'incontro fra soggetti pubblici e privati avviene nella co-progettazione dei servizi e realizzazione di essi. Questa legge introduce un sistema di universalismo selettivo, ovvero prevede la determinazione dei LEPS. Essa prevede la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi attraverso sistemi di programmazione, progettazione, verifica e valutazione dei risultati. La 328/00 promuove e definisce un modello di welfare mix e comunitario in quanto vi è il riconoscimento del nucleo familiare come cellula primaria delle relazioni sociali. Presenta però delle criticità come scarsa equità, categorizzazione dei servizi, mancanza di interventi di sostegno e promozione sociale. Inoltre, la legge quadro suddivide i compiti tra Stato, Regione, Provincia e Comune.
- Allo Stato spetta la definizione dei LEPS ovvero i livelli essenziali in ambito sociale;
- Alla Regione spetta il ruolo di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi, oltre che la definizione di politiche integrate in materia di interventi sociali, ambientali, sanitari e istruzione scolastica;
- Alla Provincia spetta la raccolta dei dati sui bisogni e sulle risorse presenti in ambito provinciale;
- Al Comune spetta il compito di programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali.
