Covid-19

La malattia da nuovo coronavirus si chiama COVID-19, dove CO indica corona, VI virus, D disease e 19 l'anno di comparsa, il 2019. È un virus respiratorio con punte a forma di corona sulla superficie. I coronavirus sono comuni negli animali e possono contagiare l'uomo attraverso il "salto di specie".

Il COVID-19 si trasmette da persona a persona tramite contatto diretto o indiretto. Per prevenire la diffusione, è consigliato mantenere almeno un metro di distanza, lavarsi spesso le mani, indossare mascherine e disinfettare le superfici.

I sintomi comuni includono febbre, brividi, debolezza, mal di testa, tosse, mal di gola e dolori muscolari, ma può evolvere in forme gravi come polmonite e insufficienza respiratoria, potenzialmente letali. Gli anziani e le persone con patologie preesistenti sono più a rischio, mentre i bambini tendono ad avere sintomi lievi o assenti.

Il periodo di incubazione varia da 2 a 14 giorni. La diagnosi avviene tramite test molecolare (tampone), test sierologico (analisi del sangue) e test rapidi antigenici, ciascuno con tempi di risposta variabili.

I farmaci usati nei pazienti con COVID-19 includono antinfiammatori e antivirali. Inizialmente, senza anticorpi e vaccini, furono poi sviluppati vaccini come Moderna e Pfizer. La vaccinazione, fondamentale per la protezione, riaprì il dibattito sull'obbligo vaccinale. Il Consiglio d'Europa rifiutò l'obbligo, mentre in Italia il d.l. 44/2021 obbligava alcune professioni a vaccinarsi, con conseguenze per chi rifiutava.

Il green pass, operativo dal 1° giugno 2021, attestava la vaccinazione, guarigione o test negativo, permettendo la libera circolazione e l'accesso a vari eventi e locali al chiuso dal 6 agosto 2021.

Durante la pandemia, le strutture ospedaliere hanno subito cambiamenti significativi per affrontare le emergenze sanitarie. Il Policlinico Riuniti di Foggia ha allestito strutture campali per ampliare la capacità di accoglienza, aumentando i posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva. Ciò ha migliorato l'organizzazione e l'efficienza nell'assistenza ai pazienti COVID-19. La relazione medico-paziente ha subito trasformazioni dovute all'uso di mascherine, distanziamento e telemedicina, complicando la comunicazione non verbale ma migliorando lo scambio di informazioni mediche a distanza.

Il monitoraggio a distanza dei pazienti, come la revisione di una TAC o di una terapia, offre vantaggi significativi, soprattutto per gli anziani. Tecnologie avanzate, come il fascicolo sanitario elettronico, la ricetta digitale e la tessera sanitaria, hanno migliorato la gestione delle cure. Il Policlinico San Donato ha implementato un progetto per umanizzare le cure in terapia intensiva, facilitando la comunicazione con le famiglie dei pazienti e consentendo loro di dire addio ai propri cari. Durante la pandemia, le partorienti hanno affrontato molte difficoltà e preoccupazioni, come il timore del contagio per sé e per i neonati. Anche se i rischi di trasmissione del virus al feto sono bassi, è fondamentale rispettare le misure di sicurezza. La telemedicina è stata ampiamente utilizzata per ridurre i rischi di contagio durante le visite mediche.

Per evitare assembramenti, i corsi preparto sono stati sospesi e le donne in gravidanza non potevano essere accompagnate durante le ecografie. Uno studio su 1179 donne incinte durante il lockdown ha esaminato l'impatto del Covid-19 sull'attaccamento madre-figlio, evidenziando un aumento dello stress e dell'ansia dovuti alla pandemia. L'isolamento e la riduzione del contatto fisico, come la pratica del skin-to-skin, hanno interrotto il processo di attaccamento materno-fetale. È emerso che le donne incinte e i sanitari in prima linea hanno subito un forte stress psicologico, con un aumento dei disturbi come ansia, depressione e stress post-traumatico. Per le donne a rischio, è fondamentale un supporto continuo durante la gravidanza e nel post-parto.

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